In uno dei miei ultimi post su Instagram, mi sono soffermato sull’importanza di prendersi un “day off,” specialmente in un periodo così intenso come quello di agosto. Vorrei riprendere quel discorso per approfondire un tema che mi sta particolarmente a cuore e in cui mi rivedo molto in estate: la “sindrome del cellulare bollente.” Questo periodo è ricco di sfide e opportunità per me tra: il Martedì del Villaggio, il Samsara e il Vega. Difatti gestire il telefono, e tutto ciò che ne consegue, è diventato un compito importante che bisogna saper fare evitando lo stress e tenendo tutto in equilibrio senza trascurare il meritato riposo mentale e psicologico.
Cos’è la Sindrome del Cellulare Bollente?
La sindrome del cellulare bollente è un fenomeno che va ben oltre la semplice iperconnessione moderna; rappresenta l’essenza stessa della vita imprenditoriale. Non si parla solo di un telefono che diventa fisicamente caldo a causa dell’uso eccessivo, ma di un simbolo di una realtà ben più complessa. La parola “bollente” richiama infatti il colore rosso che in ognuno di noi è sintomo di allerta e affanno.
Il cellulare, oggi, è molto più di un dispositivo di comunicazione; è diventato l’estensione naturale di ogni imprenditore. Ormai tutti noi lavoriamo e monitoriamo tutto tramite cellulare.
Cosa significa per me?
Ricevo un mare di chiamate giorno e notte, e il mio cellulare è lo strumento che mi permette di tenere tutto sotto controllo e assicurandomi che gli eventi al Samsara Beach e il Martedì del Villaggio siano sempre al top.
Per me, ogni notifica, ogni chiamata, è un promemoria di quanto il tempo sia prezioso e di come ogni secondo possa fare la differenza perché la nottata sia tra le più magiche che voi abbiate mai vissuto.
Ma una notte infuocata ha bisogno di un cellulare bollente!
È fondamentale però saper gestire questo “surriscaldamento” non solo del telefono, ma anche della mente. Significa capire quando è il momento di mettere il telefono da parte, di prendersi una pausa e di riconnettersi con se stessi.
Questa consapevolezza è essenziale per poter continuare a crescere come imprenditore senza sacrificare il proprio benessere. È un percorso difficile, fatto di continue scelte e bilanciamenti, ma è anche ciò che rende così affascinante la vita imprenditoriale. La chiave, per me, è imparare a ritagliarsi momenti di disconnessione.
Il mio iPhone ad Agosto
In questo mese così intenso, il mio telefono rappresenta una sfida.
Ad agosto, il mio telefono è praticamente un’estensione del mio corpo, un nodo centrale attorno al quale ruota gran parte del mio lavoro. Nonostante l’estate inviti al relax e alla disconnessione, per me questo è un periodo cruciale, fatto di continui contatti, riunioni da organizzare, decisioni rapide da prendere e opportunità da cogliere al volo e notti di lavoro ripagate dalla vostra presenza ogni settimana.
La gestione di tutto questo non è affatto semplice, ma è una parte indispensabile del lavoro che amo.
So che è necessario trovare un equilibrio tra questa frenesia e la necessità di staccare, e sto imparando a farlo senza perdere di vista ciò che è veramente importante: il benessere, l’equilibrio e la passione per ciò che faccio.
Difatti il mio è un day off ma è anche un Energy Saving.