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Da dove nasce quello che oggi conosciamo come il “Martedì del villaggio”?

Fin da giovanissimo la passione per la musica ha attecchito con tutte le sue radici più profonde nel mio animo, andando a contraddistinguere ciò che sentivo, ciò che facevo, tutto quello che mi circondava. La musica è stata il solo paradigma della mia giovinezza. Da qui il mio progressivo avvicinarsi al mondo delle discoteche che mi ha completamente rapito per la sua capacità di trasportarmi musicalmente altrove. Poi con sacrificio e fatica, la passione si è trasformata in lavoro. A 18 anni il mio desiderio più grande era quello di diventare pilota aereo, ma vari problemi mi hanno costretto ad abbandonare questo sogno e trasferirmi a Roma. Ero il capo animatore di un villaggio quando un’idea mi ha illuminato: organizzare feste solo per i villaggi turistici, in un giorno della settimana ben preciso. Ci ho creduto fortemente e sono stato ripagato, tanto che oggi il “Martedì del villaggio” ,nella meravigliosa cornice del Riobo, è una delle feste più famose del Sud Italia e non solo. L’unicità delle sensazioni, delle emozioni che si provano lasciandosi trasportare dalle note di quel martedì lo rendono vivo e intenso, capace di imprimere per sempre quell’esperienza nella memoria.

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